Il regime forfettario è un sistema fiscale semplificato introdotto nel 2015 e successivamente modificato, che offre importanti vantaggi per le piccole imprese e i lavoratori autonomi.
Tuttavia, prima di optare per questo regime, è fondamentale valutare attentamente la propria situazione e considerare diversi fattori oltre alla flat tax al 15%.
In questo articolo, esamineremo nel dettaglio a chi conviene il regime forfettario e quali aspetti devono essere presi in considerazione.

Regime forfettario: a chi conviene?

Cos’è il regime forfettario?

Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato che prevede una tassazione sostitutiva con un’aliquota fissa del 15% (o del 5% per i primi 5 anni di attività) e significative semplificazioni contabili e IVA.
Questo regime è destinato a imprese individuali e lavoratori autonomi che rispettano determinati requisiti, come un limite di ricavi o compensi annui non superiore a 85.000 euro.

Vantaggi del regime forfettario

Uno dei principali vantaggi del regime forfettario risiede nella semplificazione degli adempimenti contabili e fiscali.
Chi sceglie questo regime gode di esenzione IVA e può gestire una contabilità semplificata, oltre a beneficiare di una tassazione sostitutiva con aliquota fissa del 15% o del 5% per i primi cinque anni, che può rivelarsi vantaggiosa rispetto alle aliquote progressive IRPEF del regime ordinario.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che, dal 1° gennaio 2024, l’obbligo di fatturazione elettronica si applica a tutti i soggetti forfettari, a prescindere dal volume di ricavi o compensi dell’anno precedente, secondo quanto stabilito dal Decreto Legge n.36/2022 per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Requisiti per accedere al regime forfettario

Per poter aderire al regime forfettario, è necessario rispettare alcuni requisiti. Oltre al limite di ricavi o compensi annui di 85.000 euro, il contribuente deve:

  • essere residente in Italia;
  • non essere socio di società di persone o possedere quote superiori al 50% in società di capitali operanti nello stesso settore.

Inoltre, eventuali redditi da lavoro dipendente non devono superare i 30.000 euro lordi annui e i compensi a collaboratori non devono eccedere i 20.000 euro annui.
Quando conviene il regime forfettario?
Il regime forfettario risulta particolarmente vantaggioso per coloro che hanno costi di gestione contenuti e stimano di incassare meno di 85.000 euro all’anno.
In questo caso, la tassazione sostitutiva al 15% può portare a un significativo risparmio fiscale rispetto al regime ordinario.
Tuttavia, è importante considerare che nel regime forfettario non è possibile dedurre le spese sostenute, ad eccezione dei contributi previdenziali.

Quando non conviene il regime forfettario?

Se si prevedono costi di gestione elevati, il regime forfettario potrebbe non essere la scelta migliore.
In questi casi, il regime ordinario potrebbe risultare più conveniente, in quanto consente di dedurre le spese effettivamente sostenute e di applicare le aliquote IRPEF progressive in base agli scaglioni di reddito.
Inoltre, se non si rispettano i requisiti per accedere al regime forfettario, si è obbligati ad adottare il regime ordinario.

Consulenza professionale per la scelta del regime fiscale

Vista la complessità della materia e le diverse variabili da considerare, è sempre consigliabile rivolgersi a un commercialista per una valutazione personalizzata della propria situazione.
Un professionista del settore potrà analizzare nel dettaglio i costi, i ricavi previsti e le caratteristiche specifiche dell’attività, fornendo indicazioni precise sulla convenienza del regime forfettario o di altre alternative fiscali.