Il ravvedimento operoso si rinnova a partire dal 1° settembre 2024. Le modifiche, introdotte dal decreto legislativo numero 87 del 2024 nell’ambito della riforma fiscale, portano significative novità nel meccanismo di riduzione delle sanzioni. Queste innovazioni mirano a semplificare e  ad uniformare le procedure per mettersi in regola con il fisco, introducendo nuovi strumenti come il cumulo giuridico e adeguando le regole di calcolo delle somme dovute.

Nuovo ravvedimento operoso da settembre 2024

Cos’è il ravvedimento operoso

Il ravvedimento operoso è uno strumento che consente ai contribuenti di regolarizzare spontaneamente la propria posizione fiscale, beneficiando di una riduzione delle sanzioni. Questa possibilità si applica in caso di omissioni, irregolarità o mancati pagamenti. La riduzione delle sanzioni può arrivare fino a un decimo del minimo previsto, variando in base al tempo trascorso dalla violazione e ad altre condizioni specifiche.

Introduzione del cumulo giuridico

Una delle principali novità introdotte dal decreto sanzioni è l’integrazione del cumulo giuridico nel meccanismo del ravvedimento operoso.
Il cumulo giuridico permette di applicare una sanzione unica e ridotta, anziché sommare le sanzioni relative alle singole violazioni. Questa sanzione unica è ulteriormente ridotta in funzione del numero e della gravità delle violazioni complessive. Anche in questo caso l’obiettivo è di incentivare i contribuenti a regolarizzare spontaneamente la loro posizione fiscale, offrendo un trattamento più favorevole e promuovendo la compliance fiscale.

Modifiche all’articolo 13 del D.Lgs. 472/1997

L’articolo 13 del decreto legislativo numero 472 del 18 dicembre 1997, che regola il ravvedimento operoso, viene integrato con un nuovo comma 2-bis. Questo passaggio stabilisce che, quando la sanzione è calcolata ai sensi dell’articolo 12 (cumulo giuridico), la percentuale di riduzione viene determinata in relazione alla prima violazione. Inoltre, la sanzione unica su cui applicare la percentuale di riduzione può essere calcolata utilizzando le procedure messe a disposizione dall’Agenzia delle entrate.

Nuove regole di calcolo per la riduzione delle sanzioni

Il decreto introduce anche modifiche alle regole di calcolo per la riduzione delle sanzioni, basate sulle condizioni e sul momento in cui il contribuente si mette in regola.
Le nuove regole di calcolo comprendono riduzioni a un decimo, un nono, un ottavo, un settimo, un sesto, un quinto e un quarto del minimo in base alle fasi del procedimento accertativo. Queste regole sono progettate per incentivare i contribuenti a mettersi in regola il prima possibile, riducendo così il contenzioso tributario e favorendo una risoluzione più rapida delle controversie.

​Ravvedimento oltre l’anno

Una delle modifiche più rilevanti riguarda il ravvedimento oltre l’anno. Nella nuova formulazione, le sanzioni si riducono a un settimo del minimo se la regolarizzazione degli errori e delle omissioni avviene oltre il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno successivo a quello in cui è stata commessa la violazione. Dopo due anni dall’omissione o dall’errore, la sanzione corrisponde a un sesto del minimo.

Integrazione con le novità sulla riforma dello Statuto del Contribuente

Il nuovo ravvedimento operoso si armonizza con le recenti modifiche allo Statuto del Contribuente e alle procedure di accertamento, consolidando un rapporto più trasparente e collaborativo tra fisco e contribuente.
Le innovazioni introdotte enfatizzano la semplificazione e la trasparenza, principi cardine dello Statuto del Contribuente, che mira a garantire equità e chiarezza nelle interazioni fiscali.
Le modifiche al ravvedimento operoso prevedono riduzioni delle sanzioni che variano in base alla tempestività della regolarizzazione, in linea con l’obiettivo dello Statuto di promuovere l’adempimento spontaneo.

Eliminazione della riduzione per dichiarazioni IVA tardive

Una modifica significativa riguarda l’eliminazione dello sconto a un decimo del minimo in caso di omessa presentazione della dichiarazione periodica prescritta in materia di imposta sul valore aggiunto, se questa viene presentata con ritardo non superiore a trenta giorni.

Applicazione delle nuove regole

È importante sottolineare che le nuove regole del ravvedimento operoso si applicheranno a partire dal 1° settembre 2024. Non avranno efficacia retroattiva, quindi fino a quella data resteranno in vigore le disposizioni attuali.
Queste modifiche sono destinate a influenzare notevolmente le future procedure di regolarizzazione fiscale, offrendo nuove opportunità ai contribuenti per sanare le proprie posizioni con il fisco.