La platea dei cittadini che potranno usufruire del bonus 200 euro è stata ampliata in occasione dell’ultimo consiglio dei ministri. Si tratta delle misure per le famiglie che fanno parte del Decreto Aiuti, passate pochi giorni fa al vaglio del Cdm. Il bonus in questione riguarda tutti coloro che hanno redditi fino a 35mila euro, e in più è previsto un buono da 60 euro da utilizzare per il trasporto pubblico. Le misure indicate nella bozza del Decreto Aiuti per pensionati e lavoratori di inizio maggio sono state definite in maniera dettagliata lo scorso 5 maggio.
Le novità sul bonus da 200
Il bonus da 200 euro non è altro che una indennità una tantum prevista per i pensionati, per i lavoratori autonomi e per i lavoratori dipendenti, secondo quanto era già stato definito nella prima bozza.

Fra i beneficiari ci sono anche i lavoratori domestici, che in un primo momento erano stati esclusi, e i lavoratori in prepensionamento, che in genere non sono inclusi in questo tipo di misure di aiuto, eccezion fatta per i percettori di APE sociale. il bonus da 200 euro riguarda anche i disoccupati che percepiscono il reddito di cittadinanza, la NASPI e la DISCOLL.
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Se in un primo momento erano 28 milioni gli aventi diritto, secondo quanto era stato indicato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, adesso i beneficiari sono di sicuro almeno 31 milioni.
Con tutta probabilità, i lavoratori dipendenti riceveranno il bonus in busta paga nel mese di giugno, mentre i pensionati lo otterranno nell’assegno pensionistico che sarà erogato loro a luglio.
Possono usufruire di questa indennità anche coloro che ricevono più assegni; i 200 euro sono extra per chi percepisce già la quattordicesima con un reddito che non raggiunge la soglia di 13.659 euro e 88 centesimi.
Per quel che concerne i professionisti e i lavoratori autonomi, è stata segnalata l’esigenza di istituire un Fondo presso il Ministero del Lavoro, cui seguirà un decreto attuativo in concerto con il Ministero dell’Economia che dovrà essere emanato al massimo entro un mese dalla data di pubblicazione del decreto. L’erogazione, con tutta probabilità, non avverrà prima del mese di luglio.
Le sorti del Decreto Aiuti
Il testo del Decreto Aiuti non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, visto che diverse norme devono ancora essere affinate in vista di un assetto definitivo da trovare.
Il governo non ha votato il testo ma ha solo preso in esame le modifiche che sono state apportate al decreto legge, dal momento che si è trattato unicamente di una verifica tecnica.
Per altro, per il Superbonus è allo studio la possibilità di ricorrere a una quarta cessione del credito in base alla quale i crediti potranno essere ceduti dalle banche ad altri clienti anche con intermediazione inesistente delle banche.
Il bonus sociale per le bollette
Nessuna novità, poi, per quanto riguarda il bonus sociale relativo alle bollette del gas e della luce in riferimento ai nuclei che hanno un ISEE non superiore a 12mila euro (soglia che sale a 20mila euro se ci sono almeno 4 figli a carico). Esso è prorogato fino al 30 settembre, e quindi sarà valido anche per il terzo trimestre del 2022.
L’incremento dello sconto, in base alla richiesta in tal senso inoltrata dal Ministero per lo sviluppo economico, avrà effetto retroattivo; l’Agenzia di regolazione ARERA stabilirà i nuovi importi agevolati entro giugno. Per le bollette precedenti si applica un conguaglio automatico.
Il bonus trasporto locale
In base alla nuova bozza del testo del Decreto Aiuti, verrà applicato un bonus massimo pari a 60 euro che potrà essere impiegato per l’acquisto di un abbonamento nominativo per il trasporto pubblico locale, da usare per metro, tram o bus; riguarda solo gli abbonamenti dei lavoratori e degli studenti. A tale scopo sono stati stanziati 100 milioni di euro.
Tre precisazioni sono doverose: il bonus trasporto non rileva ai fini ISEE, non costituisce reddito imponibile per il soggetto beneficiario e non è cedibile. Ancora, è stato confermato l’aumento del Fondo nazionale di sostegno per le locazioni, di 100 milioni di euro; con tutta probabilità sarà destinato ai nuclei familiari a basso reddito.