Una novità, sulla quale si sta effettuando una valutazione approfondita, è la seguente: gli ispettori Enasarco stanno pensando a figure alternative da inserire nell’ambito di applicazione del contratto di agenzia. Ci riferiamo in particolare a intermediari come gli influencer e i contact center.

Al giorno d’oggi, questi professionisti sono fondamentali per lo sviluppo dell’economia e dei business. Il mondo digitale ha ormai preso piede, anche e soprattutto da un punto di vista lavorativo e aziendale. Dunque sono sempre più importanti le competenze dei suddetti influencer, così come le abilità dei personal shopper, dei blogger e chi più ne ha più ne metta.

Come cambieranno le cose

È probabile, quindi, che sarà decisa una contribuzione Enasarco per coloro che si occupano di simili attività. In realtà, in varie circostanze le Camere di Commercio hanno già applicato un codice Ateco al loro tipo di contratto.
Tutto ciò rispecchia le trasformazioni cui sta andando incontro il settore del marketing. Il web svolge un ruolo di rilievo per gli affari di tantissime società. È ovvio, pertanto, che gli intermediari citati in precedenza abbiano bisogno di un riconoscimento ufficiale, e di condizioni che consentano il versamento dei contributi previdenziali.

Una riflessione sul passato

Il rapporto con influencer, call center e contact center è diventato da poco più chiaro. Per esempio, nella sentenza n. 20453 del 2018 della Cassazione si afferma che la prestazione principale del rapporto di agenzia non è certo la visita presso i clienti. In altri termini, la promozione di persona non è centrale e si può eseguire con differenti modalità.
Ciò vale per i prodotti farmaceutici, per quelli editoriali e per molte altre categorie. I confini dell’intermediazione commerciale sono stati spesso “fumosi”, non ben definiti da una norma precisa. La ricerca della clientela, fino a poco tempo fa, non era considerata prevalente e si poteva portare a compimento anche in maniera indiretta.
Cosa significa tutto questo? Coloro che si dedicavano a un contratto di vendita, e alla sua conclusione, non godevano di una contribuzione sulle provvigioni. Questi fattori sono stati oggetto delle riflessioni più recenti, nello specifico di quelle di Carlo Bravi – il direttore generale di Enasarco.

Il ruolo di contact center e influencer

In una situazione in cui il marketing si sta tramutando via via in digital marketing, i compiti degli influencer e dei contact center sono essenziali. Non è raro che un utente scelga di acquistare un articolo o di usufruire di un servizio proprio per i consigli di tali professionisti.
È da qui che prende avvio la decisione dell’Ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio (Enasarco). È innegabile il peso di queste figure nell’influenzare, appunto, l’andamento economico delle aziende. Il mercato è soggetto a continue modifiche per sua stessa natura, e uno di questi cambiamenti riguarda gli elementi che spingono il pubblico a procurarsi un determinato bene materiale.
Sotto questo aspetto è basilare l’intervento di influencer, blogger e personal shopper. È evidente la necessità di rettificare il contratto di agenzia (e connessa contribuzione Enasarco) per aderire a queste nuove inclinazioni.

Come si svolge la promozione

È importante tener presente anche un altro assunto: quello secondo cui la promozione, che conduce alla stipula dei contratti, non può identificarsi in una mera e sterile propaganda finalizzata alla vendita. Senza dubbio l’incremento dei commerci è indispensabile per un business, ma c’è di più. Questo è quanto evidenziato nella sentenza n. 6291 del 22/06/1990 della Cassazione.
Al cliente si devono presentare tutte le peculiarità della merce o di un servizio, senza che tuttavia egli si senta condizionato da alcun obbligo. Fermo restando che, allo stato attuale delle cose, l’ampliamento del bacino di utenza è fondamentale per lo sviluppo delle aziende.
Il direttore di Enasarco si preoccupa di circostanze in cui l’intermediazione commerciale escluda gli oneri previdenziali. Ci si sta adoperando per risolvere questo problema e per favorire l’ingresso di queste figure nel campo dei contratti di agenzia.