
Il Reddito di Emergenza, o semplicemente REM, è una misura del Decreto Rilancio: per la precisione, dell’articolo 82 del d.l. 19 maggio 2020 n. 34. Lo scopo è aiutare le famiglie che sono in difficoltà economica a causa dell’emergenza Covid-19.
Questo sussidio corrisponde a 400 euro, e può arrivare in alcune circostanze fino a 840 euro. Oltre a quella iniziale sono state aggiunte altre mensilità, dal d.l. 14 agosto 2020 n. 104 e dal d.l. 28 ottobre 2020 n. 137. Per il 2021 ne sono state integrate 3: quella di marzo, quella di aprile e quella di maggio.
Ma chi può usufruire di questa agevolazione? E come funziona l’iter burocratico? Questi sono i punti che andremo a chiarire nelle prossime righe, per spiegare tutto quello che bisogna sapere sul Reddito di Emergenza.
A chi spetta il REM
Innanzitutto, chiariamo che non tutti i nuclei familiari possono fare domanda per il Reddito di Emergenza. I requisiti da rispettare, attualmente, sono il reddito inferiore a 400 euro a febbraio 2021, la residenza in Italia, l’ISEE inferiore a 15.000 euro e il patrimonio mobiliare che non oltrepassa, in linea di massima, i 10.000 euro.
Vi sono, poi, delle incompatibilità, ovvero delle situazioni in cui non si può beneficiare del REM pur soddisfacendo questi criteri. Ad esempio:
- se si percepisce il Reddito di Cittadinanza;
- se in famiglia c’è un titolare di pensione;
- se è stato ricevuto il Bonus per autonomi;
- se la retribuzione lavorativa è superiore alle soglie stabilite dalla legge.
Vogliamo evidenziare che a godere della facilitazione non è il singolo, ma l’intero nucleo familiare di cui fa parte.
La domanda per il Reddito di Emergenza
La prima domanda per il Reddito di Emergenza poteva essere presentata entro il 30 giugno 2020, ed è stata prorogata al 31 luglio 2020.
Il termine di quelle successive, del d.l. 104 e del d.l. 137, era fissato rispettivamente al 15 ottobre 2020 e al 30 novembre 2020. Il tutto con varie modalità, online attraverso la piattaforma apposita oppure di persona agli sportelli di CAF e Patronati.
Questo vuol dire che non è più possibile ottenere il bonus? No, perché il Reddito di Emergenza è stato rinnovato: la scadenza è il 30 aprile 2021. Come già sottolineato, sono state inserite nel provvedimento altre 3 mensilità, le quali a loro volta partono da un minimo di 400 euro fino a 800 euro circa.
Tra l’altro, il REM 2021 è stato esteso a coloro che sono disoccupati e non percepiscono indennità di disoccupazione.
Come si calcola il Reddito di Emergenza
Il calcolo del Reddito di Emergenza si effettua con la stessa scala di equivalenza ideata per il Reddito di Cittadinanza.
La somma di base è di 400 euro; questa può essere moltiplicata al massimo per 2, arrivando a 800 euro, o per 2.1, quindi 840 euro, se in famiglia ci sono persone affette da grave disabilità.
Il valore della suddetta scala di equivalenza è di 1 per il primo membro della famiglia, con incremento di 0.4 per ogni componente maggiorenne e di 0.2 per ogni minorenne. C’è però un limite, ed è per l’appunto quello di 2.1.
L’operazione cambia leggermente per le famiglie che vivono in abitazioni in locazione. Il REM di 400 euro aumenta di 1/12 del canone annuale.
L’iter burocratico
Abbiamo assodato, dunque, che la domanda per il Reddito di Emergenza è stata prorogata alla fine di aprile 2021. Qual è l’iter?
Come per l’anno scorso, ci sono due possibilità: recarsi presso un CAF per compilare tutti i moduli, oppure eseguire la procedura online. Per quest’ultima bisogna possedere il PIN INPS, la Carta di Identità Elettronica, la Carta Nazionale dei Servizi oppure le credenziali SPID.