Vi sono alcune spese che, per le persone diversamente abili, possono essere detratte dalla Dichiarazione dei Redditi 2021. Facciamo un po’ di chiarezza sull’argomento: in cosa consistono queste facilitazioni?
Precisiamo che tali agevolazioni riguardano l’ambito sanitario, nonché l’acquisto di strumenti che rendono gli ambienti più accessibili. Ciò vale sia per i complementi d’arredo, sia per gli apparecchi tecnologici. Inoltre, le decurtazioni si estendono ai mezzi di trasporto, e a quelli indispensabili per la deambulazione.
Conoscere queste informazioni è fondamentale per redigere, in maniera corretta, il modello 730/2021. In totale, la deduzione corrisponde al 19% dall’IRPEF.

Le spese sanitarie

Partiamo dal presupposto che, per le spese sanitarie specialistiche, dalla detrazione del 19% è esclusa una franchigia che ammonta a 129,11 euro.
Detto ciò, lo “sconto” si applica a settori come le analisi del sangue o esami di tipo simile, e alle eventuali operazioni chirurgiche o prestazioni mediche. Interessa, comunque, anche la Dichiarazione dei Redditi 2021 del familiare di cui la persona disabile è a carico da un punto di vista fiscale.

Il trasporto delle persone con disabilità

Invece è possibile usufruire del tutto di questa opportunità, senza la franchigia, per le spese connesse al trasporto. Ad esempio quello svolto da una Onlus, che deve poi rilasciare regolare fattura, o da un’ambulanza (in questo caso, però, i trattamenti che avvengono a bordo del veicolo rientrano tra le suddette prestazioni mediche, e sono soggetti alla clausola dei 129,11 euro).
In generale, in questa categoria si inseriscono tutte le vetture destinate all’accompagnamento. Sono compresi anche gli elementi che servono effettivamente a camminare e a spostarsi, come gli arti artificiali, le stampelle, i bastoni, i deambulatori ecc., oltre ai macchinari per il sollevamento vero e proprio.

Case e barriere architettoniche

Per coloro che sono affetti da una disabilità, è necessario vivere in un’abitazione su misura. Per questo è importante eliminare le barriere architettoniche e intervenire a favore dell’accessibilità degli spazi.
La deduzione del 19% è ammessa anche per le spese legate a questo obiettivo: l’acquisto di apposite poltrone per gli inabili, oppure di rampe interne ed esterne alla dimora. Per queste ultime la decurtazione, se richiesta insieme ai bonus per la ristrutturazione edilizia, consisterà unicamente nella quota che eccede.
Ci riferiamo, poi, all’adattamento degli ascensori alle dimensioni delle carrozzelle e all’aggiunta di pedane specifiche. Il discorso prevede anche le cucine, che vanno organizzate ad hoc.

I dispositivi tecnologici

Proseguiamo con la rassegna delle situazioni in cui si può beneficiare di questa possibilità al momento della Dichiarazione dei Redditi.
Saranno sottoposte all’agevolazione le spese per i dispositivi elettronici e informatici che migliorano l’autosufficienza delle persone con disabilità: cellulari, modem, fax, telefoni con viva voce, computer, display touch, tastiere espanse.
In alcune circostanze bisogna dimostrare il collegamento tra lo strumento e il relativo handicap, come per gli smartphone progettati per i sordomuti. Si mostrerà, dunque, il certificato del medico curante o quello del medico specialista dell’ASL, sulla base del DM 14 marzo 1998.

I mezzi di trasporto

La sottrazione dall’IRPEF del 19% della cifra totale riguarda, inoltre, i mezzi di trasporto. Un esempio su tutti: le biciclette elettroniche con pedalata assistita, pensate per coloro che hanno una capacità motoria ridotta in modo permanente.
Ci vorranno due documenti per godere della detrazione: uno emesso dal medico della ASL di appartenenza, e uno dal medico curante. Il primo attesta l’utilità del mezzo per quella certa disabilità, il secondo comprova in forma scritta la menomazione sofferta.

I sussidi per l’interpretariato

Un’ultima categoria da prendere in considerazione consiste nei sussidi per l’interpretariato per sordomuti: coloro che sono colpiti da sordità acquisita o congenita, cosa che ha impedito loro di apprendere il linguaggio parlato.
Al contrario, la deduzione non spetta a coloro che hanno subìto questa condizione per motivi psichici, di guerra o di lavoro. Ancora una volta sono essenziali delle certificazioni, ovvero quelle che provengono dai fornitori stessi del servizio di interpretariato.